Come scegliere la farina di cromite giusta per la lavorazione del vetro
Quando si sceglie la farina di cromite, le vetrerie devono considerare attentamente i seguenti fattori chiave per garantire le prestazioni del prodotto e l’efficienza produttiva:
1. Requisiti di composizione chimica Contenuto di
Cr₂O₃ dare priorità a prodotti ad alta purezza con contenuto di Cr₂O₃ ≥46% per garantire un effetto colorante stabile.
Controllo delle impurità : prestare attenzione al contenuto di impurità come ossido di ferro (Fe₂O₃) e biossido di silicio (SiO₂) per evitare di compromettere la trasmissione della luce e la stabilità chimica del vetro.
2. Corrispondenza delle proprietà fisiche
Selezione delle dimensioni delle particelle:
325 mesh/400 mesh : adatta per esigenze di colorazione fine come stoviglie e contenitori in vetro per garantire un colore uniforme.
200 mesh : può essere utilizzata in scene con requisiti di bassa dispersione.
Stabilità termica: è necessario che il volume sia stabile durante il riscaldamento per evitare deformazioni o reazioni chimiche ad alta temperatura.
3. Adattamento dello scenario applicativo Corrispondenza
del colore la farina di cromite viene utilizzata principalmente per prodotti in vetro verde o marrone (come bottiglie di vino e stoviglie), ma non può essere utilizzata per la colorazione del vetro piano. Compatibilità
del processo : deve corrispondere ai parametri di processo del vetro fuso (come temperatura e viscosità) per evitare di influire sul processo di produzione.
4. Fornitori e rapporto costi-efficacia Fonte della materia
prima : la farina di cromite importata dal Sudafrica è una delle materie prime preferite grazie al suo elevato contenuto di Cr₂O₃ e alla qualità stabile.
Valutazione del rapporto costi-efficacia : sulla base del presupposto di soddisfare i requisiti di qualità, confrontare in modo completo le specifiche delle dimensioni delle particelle, i prezzi e le capacità di fornitura a lungo termine di diversi fornitori.
5. Verifica e test di qualità
Test di laboratorio : verificare la conformità del prodotto tramite analisi chimiche e test di distribuzione granulometrica.
Produzione di prova in piccoli lotti : testare l’effetto colorante e la stabilità del processo nella produzione effettiva, per poi espandere la scala di approvvigionamento.
Attraverso la valutazione multidimensionale di cui sopra, le vetrerie possono selezionare materie prime a base di farina di cromite che soddisfano i requisiti prestazionali del prodotto e sono economiche.